Vi sveliamo un segreto: uno degli angoli più belli dell’Andalusia è il Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, dove l’unico vero deserto d’Europa incontra alcune tra le più belle spiagge del Mediterraneo.
Con circa 100 ml di pioggia all’anno Cabo de Gata è il luogo meno piovoso d’Europa nonché l’unico in Europa continentale ad avere un clima classificato di tipo desertico.
Non aspettatevi però un paesaggio piatto e monotono: le formazioni rocciose e i promontori all’interno del parco hanno forme e colori spettacolari. Inoltre, nonostante il territorio sia arido, la flora e la fauna del parco sono ricchissime: vivono infatti più di 1000 specie animali e vegetali, che si sono adattate alle altissime temperature e alla scarsità d’acqua.
Per trovare un po’ di sollievo dalle torride temperature della zona non resta che tuffarsi nelle acque azzurre del mare che bagna i 340 km di costa del parco, puntellati da spiagge meravigliose ancora poco note ai turisti italiani.
Ad aggiungere ancor più magia a questo paesaggio surreale sono le costruzioni e i villaggi abbandonati che incontrerete qua e là esplorando il parco in auto o a piedi, testimonianza delle dure condizioni di vita in un territorio dove l’acqua scarseggia.
Ad aver portato ricchezza in queste terre inospitali è stato il turismo: il segreto che vi abbiamo svelato è infatti già da tempo noto a turisti di altra nazionalità.
Per fortuna, nonostante qualche triste episodio di speculazione edilizia, lo sviluppo turistico si è mosso in direzione della sostenibilità. È quindi ancora possibile godere di natura, pace e silenzio, interrotto solo dalle onde del mare.
Lungo la costa del promontorio di Cabo de Gata si trovano alcune delle più belle spiagge dell’Andalusia… e alcuni dicono di tutto il Mediterraneo. La quantità di spiagge a Cabo de Gata e dintorni è davvero impressionante: se ne contano più di 40, tutte incantevoli.
La costa ricade quasi interamente all’interno dell’area del parco naturale: è quindi zona protetta, il che vi permette di godere di ore di relax immersi in una natura incontaminata. Topless e naturismo sono assai diffusi.
In molte di queste spiagge non vedrete alcuna costruzione, fili elettrici, bar o strade. Sono infatti spiagge selvagge, non attrezzate, e spesso per raggiungerle occorre lasciare l’auto in un parcheggio e proseguire a piedi percorrendo ripidi sentieri.
Trovare un chiosco in spiaggia è rarissimo quindi è importante ricordarsi di portare un’abbondante scorta d’acqua e qualcosa da mangiare. Pochissime anche le opportunità per ripararsi all’ombra: proteggetevi dal sole con crema e cappellino.
Queste scomodità vengono ampiamente ricompensate dalle emozioni che proverete alla vista di queste spiagge meravigliose. Ci vorrebbe un mese o più per esplorarle tutte con calma, ma chi non ha così tanto tempo può puntare dritto alle più belle spiagge di Cabo de Gata e dintorni che vi consigliamo qui sotto.
Playa de Los Muertos e Playa de los Genoveses si contendono il titolo di “spiaggia più bella di Cabo de Gata”. Davvero difficile stabilire quale sia la più bella: nel dubbio, meglio vederle tutte e due.
Un paesaggio surreale vi attende a Playa de Los Muertos, una lunga spiaggia di bianchi ciottoli fini a ridosso di scure colline dalle inusuali forme tondeggianti.
La spiaggia è delimitata da due capi rocciosi a cui si deve il triste nome: dall’alto di questi spuntoni di roccia venivano infatti avvistati i naufraghi portati dal mare. Le acque cristalline invitano a un tuffo ma fate attenzione alle correnti perché in questo tratto sono abbastanza forti.
Se preferite acque calme e poco profonde dove poter fare il bagno in sicurezza andate a Playa de Los Genoveses, una magnifica spiaggia sabbiosa incastonata in una baia a mezzaluna cinta da un’ampia zona di dune. Lunga più di un chilometro e larga 80 metri, deve il suo nome a una flotta genovese che trovò riparo qui nel XII secolo.
Nelle giornate di bassa marea si possono ammirare le rocce sul fondo marino, che oscurano il color turchese delle acque.
Playa Monsul è una delle immagini più emblematiche del parco di Cabo de Gata: da un lato una suggestiva duna sabbiosa “viva”, che muta forma e dimensioni con il vento e vi farà sognare di trovarvi nel deserto sahariano; dall’altro un’enorme lingua di roccia lavica che lambisce la spiaggia e il mare; tutt’intorno pareti di roccia d’origine vulcanica dalle forme bizzarre.
Per la sua particolare bellezza, questa spiaggia è stata usata come location per girare numerosissimi film, tra cui alcune scene di “Lawrence d’Arabia”.
È più facile da raggiungere rispetto ad altre spiagge del parco e per questo motivo nei mesi estivi è molto affollata, pur rimanendo decisamente più tranquilla in confronto alle spiagge delle località balneari più modaiole.
Meno nota ma secondo noi da vedere è Cala Grande, una spiaggia di sabbia scura delimitata da uno spuntone di roccia dalla forma peculiare, come un proiettile sparato dalla terra verso l’alto e rimasto incastonato nel terreno. A dispetto del nome, Cala Grande è lunga solo 200 metri e larga 30.
Il luogo ideale per chi vuole godersi la natura nella pace più totale è Cala Chica, una spiaggia assai difficile da raggiungere e per questo poco frequentata. È una piccola spiaggia di sabbia dorata a ridosso di impressionanti pareti di roccia verticali.
Cala Chica fa parte assieme a Cala Grande delle cosiddette Calas del Barronal, quattro piccole spiagge collegate l’una all’altra da sentieri a piedi. Le altre due sono El lance del Perro e Cala Principe.
Un’altra spiaggia isolata, a ridosso di pareti rocciose, è Cala los Amarillos, che vanta un mare limpidissimo e una sabbia fina.
Se vi resta tempo date un’occhiata anche a queste bellissime spiagge:
Un’attrazione da non perdere all’interno del parco è il solitario faro di Cabo de Gata, che si erge sulla punta meridionale del promontorio. In questa zona la costa è aspra e frastagliata e lo scenario è davvero suggestivo: le onde si infrangono rumorose contro la roccia e il faro si staglia su uno sfondo azzurro in cui diventa quasi difficile distinguere il mare dal cielo.
Si raggiunge percorrendo una strada tortuosa che si snoda lungo la ripida scogliera. Dal belvedere del faro potrete ammirare l’incantevole Scogliera delle Sirene (Arrecife de las Sirenas) di origine vulcanica e immaginare per un attimo di trovarvi ai confini del mondo.
Se non siete ancora sazi di viste sul mare potete fare una passeggiata e raggiungere la Torre Vigía Vela Blanca, una torre di osservazione costruita nel Settecento che si trova a circa 3 km.
Il parco naturale di Cabo de Gata-Ninjar è un luogo da sogno non solo per oziosi pomeriggi in spiaggia ma anche per fare sport all’aperto.
Il trekking è sicuramente l’attività più popolare: la superficie del parco è percorsa da numerosissimi sentieri immersi in uno scenario naturale bellissimo. Ce n’è per tutti: dalla facile camminata lungomare a impegnative escursioni che richiedono un’intera giornata.
In teoria si potrebbero percorrere a piedi tutti i 60 km di costa che vanno da Retamar fino a Agua Amarga, ma per chi vuole non si sente in grado di affrontare una tale avventura ecco qualche trekking consigliato:
Date le alte temperature è pericoloso intraprendere un’escursione impegnativa nei mesi più caldi; in ogni caso è sempre bene portare con sé una scorta abbondante di acqua e qualcosa da mangiare perché non incontrerete punti ristoro lungo il cammino.
Da tenere presente anche che i sentieri non sono ben segnalati. In genere data l’ampia visibilità non è un problema, ma per maggiore sicurezza è bene procurarsi in anticipo una mappa escursionistica del parco.
Se il trekking non fa per voi potete praticare numerose altre attività sportive all’interno del parco, tra cui immersioni, snorkelling, kayaking, vela, equitazione, golf e ciclismo. Per una giornata avventurosa potete partecipare a un tour del parco in 4×4.
Trovare un hotel nel parco naturale di Cabo de Gata-Nirja non è difficile perché il turismo in zona è ben sviluppato e si possono trovare soluzioni per tutte le tasche, da economici hostal (alberghi 1-2 stelle a conduzione famigliare) a lussuose spa adults only. Case vacanza e resort sono consigliati alle famiglie e a chi non vuole essere legato agli orari degli hotel.
In alcuni villaggi c’è una buona scelta di hotel e b&b, in altri invece le opzioni sono più limitate; lo stesso vale per bar, ristoranti e negozi. In tutti è consigliabile prenotare con largo anticipo se viaggiate nei periodi di alta stagione: tenete presente infatti che questa zona è molto amata dai turisti spagnoli, sia quelli locali che quelli provenienti da altre regioni.
Ecco le località consigliate dove dormire nel parco di Cabo de Gata-Nirja.
San Miguel de Cabo de Gata, chiamato più comunemente Cabo de Gata, è uno dei villaggi principali all’interno del parco. Si trova sul lato ovest del promontorio, che conta meno spiagge rispetto a quello est, in compenso però potrete facilmente visitare le famose saline di Cabo de Gata con i suoi eleganti fenicotteri e il faro.
È consigliata a chi vuole potersi spostare comodamente.
Sul lato est del promontorio la città più importante è San José. Ex villaggio di pescatori, oggi è probabilmente la località più turistica del parco di Cabo de Gata, ma non aspettatevi le folle delle spiagge più famose della Costa del Sol. Hotel e resort si concentrano attorno a una graziosa baia; a un’estremità della baia si trova un caratteristico porticciolo.
È consigliata a chi vuole la tipica atmosfera vacanziera di una località balneare.
Los Escullos e Las Negras si trovano su una zona più impervia e difficile da raggiungere: per spostarvi dovrete percorrere tortuose strade con lunghe deviazioni nell’entroterra.
Sono due minuscoli villaggi consigliati a chi vuole pace assoluta e a chi vuole un assaggio di vita locale.
Agua Amarga è la località più settentrionale sul lato est del promontorio e quindi la più vicina alla regione di Murcia. È un tranquillo villaggio dall’atmosfera hippy-chic dove incontrerete personaggi dall’abbigliamento casual che però soggiornano in ville con piscina riscaldata e idromassaggio.
È la località consigliata a chi cerca un alloggio più raffinato.
Nijar è uno dei più importanti centri abitati nel territorio del parco ma è il paese più lontano dalla costa (circa 40 km) e per questo uno dei meno popolari tra i turisti. Non disdegnatelo: è un grazioso paesino di origine araba, con le tipiche casette bianche e i balconi fioriti, famoso per le sue coloratissime ceramiche.
La bellezza del paesaggio circostante è mozzafiato e in zona potrete prenotare affascinanti case rurali con giardino e piscina arredate con cura in stile moresco al prezzo di un hotel di media categoria (o ancor meno in bassa stagione).
Raggiungere i villaggi del parco naturale di Cabo de Gata-Nirja con i mezzi pubblici è difficile: vi sono autobus diretti in partenza da Almeria per El Cabo de Gata, San José, Agua Amargua, Las Negras ma sono poco frequenti e alcune corse non sono in funzione la domenica.
Molto più semplice è noleggiare un’auto. La Autovía del Mediterráneo (segnalata come A7 o E-15, da cui poi prenderete la N-340) è un collegamento rapido con tutte le località del parco, e non c’è nemmeno un pedaggio da pagare!
Ecco le uscite consigliate per le città principali:
Se non volete noleggiare un’auto vi consigliamo di partecipare a un tour di un giorno in partenza da Almeria. È una visita guidata in autobus che vi farà vedere le più interessanti attrazioni naturali, geologiche, storiche e culturali della zona.
Per arrivare al parco naturale di Cabo de Gata-Nirja dall’Italia dovete prendere un volo per Malaga e da lì spostarvi con un’auto a noleggio. L’aeroporto di Almeria è molto più vicino al parco, ma purtroppo non ha voli per l’Italia.
Il parco naturale di Cabo de Gata-Nijar si trova in provincia di Almeria, nella zona sud-est dell'Andalusia. Il territorio del parco comprende il tratto di costa che vanno da Retamar (a ovest) fino a Agua Amarga (a est) e un'ampia fascia nell'entroterra. La costa viene divisa in ovest e zona est dal promontorio di Cabo de Gata.
Tra le principali città dell'Andalucia la più vicina è Granada, a circa 180 km mentre Malaga si trova a 250 km; a 220 km, ma in direzione opposta, è Murcia, che non fa parte dell'Andalusia ma di una regione autonoma.