Famoso per la sua forte identità, il quartiere di Triana è addirittura conosciuto come “repubblica indipendente di Triana”. Molto probabilmente deve il suo nome all’imperatore romano Traiano, che era nato nella vicina Italica, antico insediamento romano a 9 chilometri da Siviglia.
Il quartiere si trova al di là del fiume Guadalquivir, e si raggiunge attraversando il Puente Isabel II.
Seguendo il mercato che si troverà sulla destra, si arriva nel centro del distretto.
Il mercato tra l’altro è un ottimo posto per assaggiare prosciutto iberico, formaggio, olive ed altre specialità.
Il mercato è costruito sul sito del carcere, il Castillo San Jorge, un tempo sede dell’Inquisizione. Oggi il Castillo è diventato un Museo.
Il museo essenzialmente consiste nei resti della vecchia prigione. Al suo interno vi è una mostra che spiega nel dettaglio ciò che accadde durante il periodo dell’Inquisizione, quando Triana vide migliaia di anime imprigionate durante gli anni per poi essere bruciate sul rogo.
Durante il percorso si ha a disposizione un’audioguida che racconta in diverse lingue episodi, aneddoti e curiosità: il museo ha l’intento di far rivivere la condizione di vita degli eretici, che vissero i loro giorni imprigionati nelle celle.
L’ingresso al museo è gratuito, mentre gli orari di apertura di giorno in giorno.
Attraversando il ponte, andando oltre la cappella di Anibal Gonzalez della Virgen del Carmen, protettrice dei marinai, si arriva in Plaza del Altozano, con i suoi balconi a vetro chiamati miradores (letteralmente finestre per guardare).
Questo era un punto d’incontro tradizionale per i cantaores di flamenco nel 19 ° secolo. Vicino a questa piazza si trovano alcune strade come Calles Callao, Antillano Campos e Alfareria, in cui vi sono i pochi laboratori di ceramica ancora aperti.
Ci sono diverse chiese da visitare nei pressi del fiume Guidalquivir a Triana. La più famosa è quella di Nuestra Señora de la O. Da non perdere la statua stupefacente di Cristo crocifisso realizzata da Gijón, noto come El Cachorro (il cucciolo). Al collo del Cristo, una croce di tartaruga, un regalo da parte di alcuni marinai salvati da un naufragio.
La Chiesa di Santa Ana, nei pressi di calle Betis, è la chiesa più antica di Triana, risalente al 1276. È costruita da Alfonso X in segno di gratitudine, per essere guarito da una grave infezioni agli occhi.
In tutta Siviglia, essendo una città molto religiosa, sarà facile vedere statue della Vergine Maria. Una delle più amate è quella dell’Esperanza de Triana: la gente del posto le rende anche omaggio quotidianamente. La statua si trova presso la Capilla de los Marineros (in calle Pureza al numero 53).
A nord di Triana, nella zona della Cartuja, si trova infine il Monasterio de Santa Maria de Las Cuevas, che ospita il Centro Andaluso di Arte Contemporanea (CAAC).
Triana è conosciuto per i suoi azulejos, le piastrelle in ceramica, prodotte in laboratori artigiani, che già in tempi lontani utilizzavano il fango dalla riva del fiume per realizzarle.
Quasi tutte le mattonelle presenti nei monumenti, nelle chiese, nei luoghi pubblici e privati di Siviglia sono state realizzate qui, ma oggi l’attività di ceramica ha rallentato notevolmente, e rimangono attivi soltanto pochi artigiani.
Triana è famosa anche per i suoi marinai, toreri e ballerini di flamenco. Il quartiere è considerato proprio il cuore spirituale di questo ballo: è qui infatti che si può assistere ad alcuni degli spettacoli più autentici in città.
Una comunità di gitani visse a lungo nel quartiere; tempo fa gli zingari infatti non erano ammessi all’interno delle mura di Siviglia.
Mentre vi aggirate per le viuzze del distretto, date un occhio ai vecchi cortili comuni dove vivevano le comunità di zingari, chiamarti Corrales de vecinos. Intorno a questi cortili, vi erano piccole stanze, che venivano utilizzate per il lavaggio e la cucina.
Il ricco passato di Triana è stato trasformato oggi in un presente vivace. Le strade al giorno sono invase da chioschetti che vendono tapas, mentre alla sera la vita notturna di Calle Betis è fra le più animate della città.
Calle Betis, che corre parallela al fiume, offre belle vedute di Siviglia, in particolare sulla Torre del Oro, la Plaza de Toros e la Giralda.
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